9 marzo 2015

Le Acli Colf di Verona: “Il benessere degli anziani: approcci psicologici ed educativi”

Le Acli Colf di Verona hanno organizzato la tavola rotonda sul tema: “Il benessere degli anziani: approcci psicologici ed educativi” Giovedì 5 marzo 2015 dalle ore 14.30 Presso Sala Civica “Elisabetta Lodi” Via San Giovanni in Valle 13/b 37129 Verona. Un momento importante perché è stato trattato una questione di estremo interesse per il settore del lavoro di assistenza alla persona. (Link al Programma dell'Incontro).


Il tema della tavola rotonda scelto dalle Acli Colf veronesi si pone al centro di un percorso formativo che ha un duplice obiettivo: - fornire alle assistenti familiari alcune fondamentali nozioni sulla nutrizione e sulla possibile attività fisica per le persone anziane; - riflettere, non solo, sulle fatiche fisiche, bensì soprattutto sul carico di stress e di ansia che, ogni giorno, le lavoratrici devono affrontare nella cura degli anziani siano essi malati e non.


La recente indagine promossa dalle Acli Colf “Viaggio nel lavoro di cura” ha evidenziato che su 867 lavoratrici intervistate, il 42,4% assiste persone non autosufficienti dal punto di vista fisico e mentale. Spesso ciò avviene senza il supporto di altre figure assistenziali come assistenti domiciliari, infermieri/e o assistenti sociali. Infatti il 60% delle lavoratrici afferma di occuparsi da sola dell’assistenza.


Le mansioni che le lavoratrici svolgono, generalmente, si possono distinguere in tre ambiti:
1) cura e assistenza (aiuto per alzarsi/ coricarsi, somministrazioni pasti, igiene personale, compagnia/ accompagnamento, sorveglianza diurna/ notturna);
2) mansioni domestiche (preparazione pasti, lavare, stirare, pulizia casa);
3) para sanitarie e para infermieristiche (iniezioni, misurare la pressione, curare piaghe da decubito, somministrazione farmaci, controllo scadenze, attività fisico-terapiche, controllo glicemia, capacità di dialogo finalizzato al mantenimento vigile della mente).
Il modello di lavoro delle assistenti familiari è quello individuale, privo di legami sociali e professionali, è un microcosmo composto da lavoratrice, assistito/a, famiglia – datore di lavoro. I tre soggetti, o due se la famiglia non c’è, devono stabilire da soli l’equilibrio relazionale del servizio. Un equilibrio fragile fatto spesso di ansie e stress, dove i conflitti interpersonali si riflettono subito nel rapporto di lavoro senza alcun filtro. Diventa difficile distinguere quando le questioni si possono risolvere con un’intesa umana e quando invece esse hanno valenza contrattuale. Tale situazione influisce sulla salute delle lavoratrici e provoca un inesorabile logoramento psicologico, che secondo l’indagine citata, interessa il 39,4% delle intervistate.
Ridurre gli effetti negativi del burnout è fondamentale per promuovere relazioni di lavoro che, almeno, non aggiungano sofferenza a sofferenza. Il percorso formativo nasce dall’esigenza di supportare le lavoratrici nel loro carico di lavoro con gli anziani, di fornire loro elementi di capacità di lettura delle situazioni personali di disagio e di bisogni delle persone accudite che a volte hanno perso la capacità cognitiva e l’autosufficienza fisica, determinando l’incapacità di badare a se stessi.
Un momento formativo nel quale le Acli Colf “si prendono cura di chi cura” mettendo il lavoro delle assistenti familiare a confronto con altre professioni che in altri ambiti e con altri approcci sono a contatto con le stesse problematiche vissute nell’ambito dei servizi domiciliari e/o residenziali degli anziani.
Programma:
Saluti di:
- Avv. Italo Sandrini, Presidente Provinciale ACLI
- Giuseppe Platino, Segretario Provinciale FAP Acli
Intervento di:
- Avv. Luigi Ugoli, Consigliere Comunale PD già Presidente ACLI di Verona
Tavola rotonda coordinata da:
- Claudia Alemani, Supervisore pedagogico Università Milano Bicocca
Intervengono:
- Davide Martani, Responsabile area educativa - riabilitativa Fond. Moroni –GREG –
- Cristina Martini, Psicologa di indirizzo clinico
- Daniela Sambenati, Responsabile di strutture residenziali IAA
Conclusioni di Clorinda Turri, Segretaria Provinciale Acli Colf